Tipologie di marmi, curiosità da sapere

1 Giu 2023 | News

Esistono diverse tipologie di marmi, tutte classificabili in base alla composizione mineraria, alla provenienza geografica e al colore. Tuttavia, pochi ne conoscono fino in fondo caratteristiche, varietà e criteri di distinzione. Se vuoi approfondire l’argomento, ti invitiamo a proseguire nella lettura: nelle prossime righe faremo un viaggio tra i diversi tipi di marmi, da quelle più conosciuti ad altri meno noti, ma non per questo meno interessanti.

Tipologie di marmi, nozioni base

Il termine deriva dal greco antico marmaros (μάρμαρος), il cui significato era “pietra lucida”. Si tratta di una roccia metamorfica, ossia in grado di cambiare struttura e composizione mineraria in base alle modifiche dell’ambiente originario, in genere legate a un incremento di pressione e temperatura.

Inoltre, il marmo rientra nella categoria delle pietre sedimentarie, formatesi dalla sovrapposizione progressiva di più strati di materiale organico o inorganico a contatto con l’aria o l’acqua. Pertanto, esso ha una scistosità (tendenza a sfaldarsi in piani paralleli tra loro) più o meno accentuata, ma comunque presente e in grado di influire sui parametri di taglio.

Lo straordinario splendore del materiale è dovuto alla presenza di CaCO3 (carbonato di calcio) in quantità elevate, nonché alla reazione tra calcare e dolomia. L’interazione reciproca tra i due minerali dà luogo alla formazione di cristalli di calcite e dolomite, quest’ultima contenente cospicue percentuali di magnesio.

Dalla struttura eterogenea, il marmo ha una granulometria variabile, dalla quale dipendono le sue peculiarità meccaniche e la semplicità di lavorazione. In linea di principio, più le dimensioni dei grani sono piccole, più il taglio e l’elaborazione di manufatti sono agevoli.

La roccia allo stato grezzo non possiede durezza né porosità elevata, ma vanta una straordinaria compattezza. È suscettibile di variazioni cromatiche se esposto al sole e, tipologie non gelive a parte, ne sconsigliamo l’uso in esterni. Noi di Lanzeni Mario Srl sapremo offrirti una consulenza mirata in merito alle tipologie marmo più adatte alla tua casa.

Quali sono le principali tipologie di marmi?

Possiamo distinguere le tipologie di marmi in base alla composizione, alla localizzazione geografica e al colore

Tenendo conto del primo criterio, è possibile distinguere i marmi tra:

  • marmi clastici, reperibili sotto forma di piccoli accumuli nelle rocce, nei fossili cementati e in materiali silicei e calcarei;
  • marmi calcarei cristallini, caratterizzati dalla presenza di cristalli di grandi dimensioni e dalla totale assenza di impurità;
  • marmi calcarei criptocristallini, hanno una struttura cristallina meno definita rispetto ai precedenti e al loro interno contengono fossili variopinti responsabili delle diverse colorazioni;
  • marmi serpentinosi, anche denominati “marmi verdi di Prato”, hanno origine dall’omonimo tipo di roccia, il serpentino. Oltre al verde, questi marmi possono assumere colorazioni che tendono al giallo e al blu.

In base al secondo criterio, faremo una classificazione per continente, citando i maggiori produttori:

  • Europa (in particolare in Italia, Spagna, Francia, Grecia, Belgio, Irlanda);
  • Asia (Cina e Turchia);
  • Africa (Namibia, Tunisia, Algeria, Egitto, Etiopia);
  • Americhe (Argentina, Brasile, Bolivia, Messico, USA).

Quanto all’Oceania, il continente vanta una varietà dalla lucentezza e durezza straordinarie (l’Opale White), estratta in Australia.

I colori dei marmi più utilizzati

Probabilmente, ti sarai già accorto che un altro valido criterio di distinzione tra tipologie di marmi è determinato proprio dalla tonalità. In realtà, l’esistenza di così tante varietà è dovuta alla presenza di impurezze intrappolate all’interno del reticolo e successivamente ri-cristallizzate. Ecco le più importanti:

  • ematite (Fe2O3) e rutilo (TiO2), entrambi per rosa, rosso e brunastro;
  • pirite e grafite per tutte le gradazioni di grigio chiaro e scuro;
  • clorite per ogni nuance di verde;
  • sodalite per le varietà blu;
  • sabbia, argilla e terra per le tonalità di giallo scuro e marrone;
  • anfiboli per le gradazioni del grigio-verde.

In epoca classica, scultori, architetti e artisti non prendevano nemmeno in considerazione questo tipo di pietra quando presentava striature o colorazioni visibilmente distanti dal bianco. I marmi colorati, infatti, erano ritenuti sporchi, non utilizzabili per la realizzazione di sculture e monumenti.

Riteniamo degna di nota la classificazione tra le tipologie di marmi monocromi e policromi. Gli uni hanno una tonalità uniforme, mentre gli altri no. Le rocce policrome sono ulteriormente suddivisibili in base a direzioneforma delle irregolarità cromatiche nonché per la nuance del fondo. Seguendo il primo criterio, ti forniamo un elenco dei principali:

  • venati, caratterizzati da striature in contrasto con il colore dominante;
  • screziati, aventi chiazze di varie forme e dimensioni;
  • arabescati, bianchi con disegni dal contorno nero, che ricordano gli arabeschi; 
  • fioriti, con chiazze e linee curve più chiare;
  • mandolati, avente macchie nodulari;
  • dendritici, con motivi ramificati;
  • listati, dove sono presenti fasci di linee parallele e sottili;
  • macchiati.

 Quanto alla tonalità di fondo, puoi trovare i seguenti tipi di marmi:

  • fior di pesco, bianchi con striature tra il viola e il rosso;
  • paonazzi, gialli venati di verde e viola;
  • cipollini, grigio-azzurri con venature sul verde.

A questi dobbiamo aggiungere mischi (rocce calcaree con anfiboli, a volte ottenuti artificialmente per mescolamento con pasta vitrea) e brecce (miscugli di cemento e calcare). I colori del marmo, quindi, vanno ben oltre il classico cliché del lastrone bianco candido.

Prezzi e quale tipo di marmo scegliere

L’importo richiesto per rivestimenti, pavimentazioni e manufatti realizzati con questo materiale sono calcolati al metro quadro. I prezzi del marmo variano, in media, anche in base alla qualità: tieni presente che più è raro, più è costoso.

La scelta dipende dagli arredi della casa e dalla loro collocazione. Le tipologie di marmi resistenti al gelo, come il Botticino e la Pietra di Trani, sono perfette per gli esterni, mentre per soglie, scale e battiscopa interni vanno benissimo il Carrara, l’arabescato, il Rosso Veronese e il Perlato di Sicilia.

Il Portoro di Portovenere, il Calacatta, il Candoglia e lo Statuario di Carrara sono l’ideale per ambienti lussuosi; in cucina, invece, spiccano il marmo occhialino, quello di Chiampo e il Rosso di Levanto, con buoni risultati anche per l’arredo bagno. 

Le tipologie di marmi Lanzeni a Bergamo e provincia

L’acquisto di tutti i tipi di marmo (in lastre o in blocchi) non può prescindere dalla consulenza di personale specializzato: non esistono, infatti, varietà adattabili a ogni genere di edificio e condizione atmosferica, pertanto avrai sempre la necessità di interpellare un esperto prima della posa in opera.

Noi di Lanzeni Mario srl, azienda leader del settore, dal 1970 forniamo supporto nelle fasi di scelta, progettazione, lavorazione, esecuzione di trattamenti particolari e installazione in loco dei marmi a Bergamo e in tutta la provincia. Offriamo i nostri servizi presso unità immobiliari indipendenti e condominiali a uso abitativo, destinazioni alberghiere e strutture edilizie di altro genere, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge in materia urbanistica.

I nostri consulenti specializzati sapranno indicarti le tipologie di marmi per arredare i tuoi spazi. Abbiamo un ampio assortimento di materiali per esterni, interni, ingressi, cucine, soggiorni e tante soluzioni per l’arredo bagno, all’insegna della qualità e dell’estetica.

Tra le varietà a disposizione ti ricordiamo il Calacatta, il Verde Guatemala chiaro e scuro, Verde Alpi, Collemandina, la Grafite,Grigio Olivo, Nero Marquinia e l’arabescato Orobico grigio o rosso. Per saperne di più, vieni a trovarci in sede oppure contattaci via telefono, per e-mail o tramite form: saremo lieti di rispondere alle tue domande e di chiarire ogni dubbio.